FRANA DI DAVESCO :
COME TROVARE UN COLPEVOLE PRIMA DI INIZIARE UNA INCHIESTA
- Iniziamo da oggi un commento ai fatti tragici di Bombinasco e Davesco che hanno causato quattro morti, fatti giudicati finora entrambi imprevedibili.
- Cominciamo dal caso di Davesco, commentando il primo tentativo di interpretazione delle cause possibili, raccontato ai media nell’ immediatezza del fatto dal geologo e idrogeologo Urs Lüchinger, chiamato dal sindaco di Lugano Marco Borradori a collaborare con l’ inchiesta del Procuratore Nicola Respini.
- Lüchinger ha subito ipotizzato la possibilità che il cedimento di un muro , che fungeva da delimitazione di un’ area dove era depositato del materiale dietro la fabbrica ( all’ inizio del franamento , vedi immagine sotto ), possa essere stato la causa del franamento. ( vedere testo giornalistico )
- Notare che insieme al terriccio e al materiale vario la frana ha asportato tutta la parte del bosco sottostante, che sembra essere stata interamente coperta da alberi in precedenza ( vedi immagine 2 )
La frana di Davesco
Immagine 1 fonte : LaRegione Ticino, Ti press
Come si presentava l’ area prima della frana
Immagine 2 Fonte : Google earth
Invitiamo i lettori a seguire il ragionamento qui di seguito.
- Guardate la posizione in cui si trovava il muro ( linea bianca su immagine 3 ). Nel cerchio rosso sono visibili i resti della casa interamente frantumata dall’ impatto violento della frana. immagine 3
- La posizione esatta del muro è indicata – v. linea rossa– nella mappa della zona ( immagine 4 ). Nel piccolo cerchio rosso si vede la posizione del fabbricato che è stato distrutto dalla frana.
L’ipotesi che il cedimento del muro abbia provocato la frana del terreno sottostante, presupporrebbe che la pressione del peso del materiale , delimitato e sostenuto dal muro ( vedi la superficie nella mappa ) , sia stata tale da aver spaccato il muro e successivamente aver provocato, scendendo verso il basso, lo scivolamento di tutto il terreno sottostante, insieme a tutti gli alberi, spingendolo verso il basso.
Una ipotesi risibile e fuorviante. Risibile , in quanto sembra ignorare che ( e nel confronto con il caso di Bombinasco sarà evidente ) una massa di terriccio e alberi, scivolata a valle con velocità altissima ( da cui l’ enorme impatto distruttivo contro la casa, letteralmente frantumata , come a Bombinasco ) , può essersi spostata solo IN CONTEMPORANEA su tutto il tratto , per poter raggiungere il fondo valle con quell’ effetto distruttivo. Questo movimento di tutto il materiale è spiegabile solo con l’ azione delle acque sotterranee , che hanno letteralmente fatto “galleggiare” il terreno e gli alberi. La forte pendenza del tratto ha fatto il resto. Il confronto con Bombinasco è illuminante : lì, senza alcun muro a monte, il terreno e gli alberi sono arrivati con altrettanta forza distruttiva contro l’ abitazione, ad alta velocità, proiettando a grande distanza le parti della casa. Solo lo stesso identico effetto delle acque sotterranee, ( con la funzione protettiva del bosco azzerata perché le radici degli alberi sono state divelte INSIEME al terreno su cui erano ancorate ) , riesce a spiegare questo tipo di movimento.
L’ipotesi di Lüchinger quindi è anche fuorviante, proprio perché sembra già indicare l’ esistenza di un presunto “colpevole” prima di aver iniziato ad analizzare il fatto idrogeologico che si è verificato. E soprattutto perché sembra voler ignorare ( ma bisognerà chiedersi “a quale scopo ? ” ) l’ attuale, imprescindibile, necessità di ragionare sui motivi dell’ aumento dei casi di questo tipo su tutto il territorio, proprio a causa dei mutamenti climatici in atto.
Abbiamo redatto un primo documento, quale nostra presa di posizione sui due fatti tragici, proprio per cercare di guardare al problema indicando i punti che dovrebbero essere al centro dell’ attenzione di tutti, autorità e popolazione, se vogliamo prendere atto del significato dei mutamenti climatici e delle loro conseguenze pratiche, rispetto all’ intero problema delle opere di premunizione.
l nostro testo è scaricabile qui
Presa di posizione Associazione Ponterosso sui fatti di Bombinasco e Davesco testo definitivo1