Lo straordinario lavoro dell’attore e regista Marco Paolini che ricostruì nei dettagli e con i documenti i motivi per cui morirono, l’8 ottobre 1963, più di mille persone quando la frana del Monte Toc precipitò nel lago artificiale creato dalla diga idroelettrica costruita nella valle del Vajont, e poi tracimò oltre la diga distruggendo in un attimo il paese di Longarone e altri villaggi vicini .
Riproponiamo qui quel racconto trasmesso dalla RAI, in diretta dalla diga del Vajont , dove Paolini spiega come e perché l’unica causa di quella tragedia non fu la fatalità ma il comportamento irresponsabile e criminale dei dirigenti della SADE e del governo italiano.
Se volete prima leggere una sintesi di questa storia, guardate lo scritto della giornalista Tina Merlin, che fu la prima a denunciare il pericolo rappresentato dalla diga del Vajont.
http://www.tinamerlin.it/Pubblicazioni/Vajont_6-9.aspx
Ora ascoltate Marco Paolini su www.worldtv.com/ponte.rossoTV
Chi ha la la pazienza di ascoltare per intero questa lunga e drammatica descrizione, riesce a capire come e perché gli enormi interessi materiali che erano legati alla diga del Vajont sono stati in grado di occultare fino all’ultimo i pericoli che si andavano man mano accumulando, impedendo di dare l’allarme alla popolazione.
Sono trascorsi 46 anni, ed a tutt’oggi i discendenti dei morti del Vajont ancora non sono riusciti ad ottenere dal governo italiano un gesto ufficiale di scusa. Il presidente Napolitano si è rifiutato di ricevere personalmente una delegazione da Longarone che chiedeva un gesto simbolico verso le vittime, ed ha mandato invece un funzionario la cui prima domanda è stata “ma voi volete dei soldi ?” .
Vedi anche questa intervista a Mario Pozzobon, figlio di vittime del Vajont, invervistato nel 2007 da una giornalista spagnola. http://www.youtube.com/watch?v=CqfUygVA550 1. parte
http://www.youtube.com/watch?v=PSS6klbiLc8&feature=related 2.parte
Dopo aver visitato la diga pare impossibile che tutto questo sia realmente accaduto.Un pensiero va a tutte le persone che sono decedute,ma anche ai sopravissuti che in qualunque modo ci danno la loro testimonianza di questa grande catastrofe
grazie